Caro
mio fedele amico, è il tuo fedele amico che ti scrive. Ti scrivo
perchè non posso parlarti. Non più. Non sapevi la mia lingua, ma
sapevi farti capire. Non conoscevi le nostre buone maniere, ma sapevi
quando facevi un dispetto. Non potevi sapere che ore fossero, ma
sapevi che appena mi alzavo dalla tavola, dovevamo uscire. Non potevi
sapere come sarei stato in questo momento, eppure hai tenuto duro
fino alla fine. Eri un duro, eri immortale. Non avevi nessuna voglia
di andartene. Non avevi nessuna intenzione di lasciarci da soli. Te
ne sei andato dignitosamente, con una vita vissuta alla grande. Hai
lasciato un grosso buco dentro questa casa. Dentro di me. 17 anni
della mia vita vissuta con te al mio fianco. Un'eternità. Sei
rimasto al mio fianco nei momenti più importanti. L'inizio della
scuola, i primi amori, la laurea, il lavoro. Hai voluto aspettare che
finisse questo ciclo. Avevi fiducia in me, sapevi che non avrei
tardato. Sapevi che ce l'avresti fatta. E così è stato.
Ricordo quando quel giorno siamo andati in quell'allevamento talmente sommerso di cagnolini che te quasi annegavi. Ma ho portato a casa te. Che avevi una storia diversa da tutti i tuoi fratellini. Mi sono subito innamorato di quel cucciolo vivace e giocoso. Mi sono subito abituato a quelle ciabatte mangiate e ai palloni bucati. Cosa poteva chiedere di più un ragazzino di 6 anni se non un migliore amico che potesse essere sempre con lui. Ecco cos'avevo trovato. Un compagno di giochi. Crescendo sei diventato anche un prezioso confidente. Quante cose ti ho raccontato. Chissà poi se ti interessavano veramente o se ti facevano comodo le mie coccole.
Ricordo quando quel giorno siamo andati in quell'allevamento talmente sommerso di cagnolini che te quasi annegavi. Ma ho portato a casa te. Che avevi una storia diversa da tutti i tuoi fratellini. Mi sono subito innamorato di quel cucciolo vivace e giocoso. Mi sono subito abituato a quelle ciabatte mangiate e ai palloni bucati. Cosa poteva chiedere di più un ragazzino di 6 anni se non un migliore amico che potesse essere sempre con lui. Ecco cos'avevo trovato. Un compagno di giochi. Crescendo sei diventato anche un prezioso confidente. Quante cose ti ho raccontato. Chissà poi se ti interessavano veramente o se ti facevano comodo le mie coccole.
Adesso
quando rientro in casa vedo quel buco prima occupato dalla tua
cuccia. Vedo quel vuoto in cucina dove prima c'erano le tue ciotole.
Dove ti divertivi a fare i dispetti con l'acqua, così guadagnavi
l'attenzione della mamma. Mi è ricapitato di tornare a casa e venire
da te per salutarti, per farti due coccole. Ma tu non ci sei. Hai
lasciato un vuoto enorme in questa casa, eppure sei sempre qua.
Ora
hai diritto al tuo meritato riposo.
Buonanotte
Tommy.
Il
tuo fedele amico.
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